Tecnologia 4.0 per la produzione medicale e biomedicale
11 Febbraio 2020
La produzione di articoli e componenti medicali e biomedicali necessita di un sistema di qualità certificato e della possibilità di operare in una camera bianca in Classe 8 e in alcuni casi Classe 6.
Il termine noto come “Clean Room” indica un laboratorio ad atmosfera controllata dove l’aria deve essere molto pura, caratterizzata cioè da un contenuto di particelle in polvere in sospensione molto inferiore rispetto a quello di un ambiente comune.
Gli stampi delle presse del settore sono spesso multi-impronta con dei canali di raffreddamento molto piccoli, a sublimazione dell’efficienza, e permettono di raggiungere anche le zone di raffreddamento più microscopiche garantendo un prodotto finito solido e qualitativamente ineccepibile.
Date le perdite di carico molto elevate, il processo appena descritto genera però un fenomeno di ristagno dell’acqua all’interno dei canali. E’ quindi imprescindibile che questi vengano turbolenziati, per garantire valori di velocità e di pressione dell’acqua elevati al punto da vincere la difficile distribuzione idraulica.
Se al processo appena descritto si aggiunge il fatto che la produzione di articoli medicali e biomedicali si avvantaggia dell’uso di materiali particolari, studiati per resistere a condizioni di stress enormi e magari anche molto elastici per adattarsi alle condizioni di movimento alla quale vengono sottoposti, la considerazione finale è che molto spesso si ha a che fare con temperature di stampaggio mediamente “calde” anziché fredde.
Per gestire e controllare lo scenario descritto Eurochiller ha sviluppato E-BRAIN un sistema che consente la gestione flessibile di sistemi composti da chiller a bordo pressa condensati ad acqua della serie ICEtemp e raffreddatori adiabatici centralizzati della serie ADcooler.
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